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Advanced Labelling Technologies

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Questione di Labelling

Alessandro Bignami di “Food Machines” ha intervistato il Presidente di ALTECH, azienda che risponde alle esigenze di etichettatura di primarie aziende alimentari (e di molti altri comparti) in tutto il mondo.

Questione di Labelling

Piero Salvini ha fondato ALTECH nel 1991 per mettere a frutto le proprie competenze e le esperienze maturate in più di vent’anni di attività manageriale.

Oggi, al successo dell’azienda di Bareggio (Milano) contribuiscono anche i figli Laura (Finanza e Personale) e Paolo (Marketing).

Quali sono le attuali tendenze nell’etichettatura alimentare?

Nel settore alimentare, che rappresenta il 35–40% della nostra produzione, il marketing e la distribuzione sono innovativi e ci pongono sempre nuove sfide per dare maggior appeal o per rinnovare l’immagine dei prodotti tramite l’etichettatura.

Chi riesce ad offrire macchine etichettatrici flessibili, precise e affidabili ha buone probabilità di successo in un mercato così competitivo.

E’ più facile accontentare le richieste del marketing o quelle funzionali e logistiche?

Ci preoccupiamo semplicemente di applicare le etichette nel rispetto delle esigenze e delle specifiche concordate con il cliente. E, mi creda, non è poco!

Per riuscirci facciamo ricorso alla nostra pluriennale esperienza e all’ampia gamma di prodotti e applicazioni che abbiamo ideato in collaborazione con i nostri distributori e i nostri principali clienti.

Il settore è affollato di costruttori e distributori… Come vi distinguete?

ALTECH è affermato costruttore, che non può fare a meno dei distributori. Ne abbiamo circa 90 sparsi in 50 paesi: due terzi della nostra produzione va all’estero. Il distributore è spesso un integratore di sistemi che offre soluzioni complete “chiavi in mano” grazie anche ai prodotti che gli mettiamo a disposizione.

Ma per nomi importanti, come Giovanni Rana, Ferrero, Danone, il colloquio si fa diretto, e la nostra reputazione di affidabile costruttore diventa spesso vincente.

A fianco al nostro ruolo essenziale e prevalente di costruttore, per fornire un servizio completo ai nostri clienti distribuiamo stampanti a trasferimento termico di etichette della giapponese SATO, leader mondiale in questo settore.

Cosa avete di tipicamente italiano?

Tutto è tipicamente italiano in ALTECH: la genialità delle soluzioni, la progettualità, la formula produttiva che accentra il core business nella progettazione, assemblaggio e collaudo finale sul prodotto, delegando all’esterno la lavorazione delle parti grazie a una rete di centinaia di fornitori e infine la cura dell’estetica.

E quali fattori vi rendono internazionali?

nostri distributori, che operano nei mercati più evoluti e competitivi del mondo, ci stimolano verso soluzioni che poi nel nostro paese si rivelano all’avanguardia. Il rapporto con le grandi multinazionali alimentari stimola la continua innovazione e lo sviluppo di sistemi di etichettatura volti a un rapporto costi / benefici in costante miglioramento.

Sul fronte dell’identificazione automatica a che punto siete?

In quest’area ci occupiamo solo di stampa e applicazione di etichette autoadesive su diversi materiali: dalla singola confezione primaria (con date di scadenza, numero di lotto ed eventuale codice a barre) a scatole, fardelli, pallet, in cui l’etichetta si fa via via più grande e le cadenze cambiano notevolmente.

Quali delle vostre etichettatrici sono più richieste dal settore alimentare?

Il sistema di stampa applica etichette su bancali ALcode P che utilizza un braccio dai movimenti antropomorfi efficaci.

Ma vendiamo anche le ALline per l’etichettatura avvolgente di prodotti ellittici, o le ALbelt per l’etichettatura superiore e inferiore di vaschette con etichetta superiore ripiegata a U sopra il coperchio a funzione di sigillo.

Fonte: Food Machine